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Abitata sin dal Paleolitico, la regione Marche non ha mai seguito vicende storiche unitarie: prima del controllo dei Romani (III secolo a.C.) fu abitata prevalentemente dai Piceni, mentre i Galli Senoni erano confinati a nord, i Greci ad Ancona e gli Umbri a sud-ovest. Nel medioevo la regione fu spartita tra i Bizantini a nord e i Longobardi a sud, finché i Franchi la donarono ai papi. Sotto il dominio della Chiesa nacquero i liberi comuni e nel Rinascimento si formarono importanti Signorie (Malatesta, Montefeltro-Della Rovere, Chiavelli, Varano). La corte di Urbino divenne uno dei centri artistici più importanti, le rocche e i castelli diffusi nella regione e costruiti dai migliori architetti militari ci ricordano la litigiosità dei Comuni e delle Signorie rinascimentali. Gli Sforza e Cesare Borgia cercarono invano di riunificare militarmente la regione e nel 1631 si completò l'accentramento amministrativo sotto la Chiesa. Dopo la parentesi della Rivoluzione Francese le Marche ritornarono sotto lo Stato Pontificio, finché furono occupate dalle truppe piemontesi nel 1860 entrando definitivamente nel Regno d'Italia. |
DALLA PREISTORIA AL IV SECOLO A.C. - L'ETA' DEI ROMANI |
IL PREIODO MEDIOEVALE - IL RINASCIMENTO |
DAL SEICENTO AL RISORGIMENTO - DALL'UNITA' D'ITALIA ED OGGI |
LA STORIA DELL'ARTE |
Le Marche sono un crogiuolo di arte diffusa, grazie al pluralismo culturale e a causa del frazionamento nello sviluppo storico della regione. Ancona, Jesi, Fermo, Ascoli, Fabriano, Urbino, Pesaro, Camerino, Macerata dal Rinascimento al settecento divennero delle vere e proprie città d'arte. Contenitori di tesori artistici, oltre alle chiese e ai palazzi, le numerose Pinacoteche e i ricchi musei, in particolare la Galleria Nazionale di Urbino e il Museo Archeologico di Ancona.
< Le Marche >
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