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Le notizie geografiche
Storia urbanistica di Ancona e Pesaro
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Il centro storico di Ancona è disposto ad anfiteatro sui colli
Guasco (dove si trova il Duomo di San Ciriaco), Cardeto (sopra l'Ospedale Civile), dei
Cappuccini (già San Cataldo, dove si trova il Faro) e Astagno (sormontato dalla
Cittadella). Il centro storico di Pesaro è contraddistinto dall'incrocio del cardo
(via Branca-via Rossini) e del decumano (via S.Francesco-Corso), che si incrociano
nella Piazza del Popolo.
Ancona |
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Pesaro |
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Il nucleo più antico di Ancona si trovava alle pendici
occidentali del Guasco, sulla cui sommità si trovava l'antica acropoli greca, e la città
romana successiva ne ha ampliato l'area. Al tempo della guerra gotica la città era difesa
da una cinta muraria il cui ingresso era la Porta Cipriana; alla porta arrivavano due
strade, una è l'odierna via Fanti, l'altra passava lungo le colline della costa verso il
Passetto, per giungere fino a Numana. Verso il X secolo i terremoti, le frane e
l'invasione saracena rimodellarono la città, con l'espansione edilizia del Duecento
(quartiere lungo il porto), del Cinquecento (ampliamento fino al colle Astagno), e del
Settecento con gli interventi Vanvitelliani. i maggiori sviluppi urbanistici di Ancona
sono intervenuti a fine ottocento (apertura della ferrovia adriatica ed espansione verso
la Stazione e nella Valle Pennocchiara), negli anni trenta (creazione del Viale verso la
zona del Passetto) e nel secondo dopoguerra (quartiere del Piano San Lazzaro e galleria
sotto l'Astagno). Dopo il terremoto del 1972 e la frana del 1982, che hanno danneggiato i
quartieri Centro, Posatora e Borghetto, sono stati creati i nuovi quartieri residenzali
verso sud-ovest.
Il nucleo antico di Pesaro, città fondata come colonia dai Romani
e posta sulla riva destra del Foglia, era rettangolare, percorso internamente dal cardo,
la via Flaminia che collegava Fano a Rimini, e dal perpendicolare decumano. Nel
medioevo e nel rinascimento la città si è allargata verso la Porta Ravegnana e il
Foglia, tanto che sotto Francesco Maria Della Rovere il centro e il "borgo"
furono racchiusi dalla caratteristica fortificazione pentagonale. Nel Seicento fu adattato
a porto il tratto finale del fiume Foglia, e a causa del fango che interrava il porto nell'Ottocento
ne fu deviato il corso, e il vecchio alveo diventò l'attuael porto-canale. Nei primi anni
del Novecento la cinta roveresca venne smantellata e la città nuova si aprì verso il
mare e i colli San Bartolo e Ardizio. Nel dopoguerra è avvenuta la definitiva
trasformazione della città, che mentre verso il mare è diventata una turistica
città-giardino, nelle zone periferiche si è allargata con quartieri residenziali e
commerciali verso l'imboccatura delle valli (Santa Veneranda, Villa Fastiggi, Tombaccia e
Santa Maria delle Fabbrecce).