Nipote di Cesare, Ottaviano nacque nel 63 a.C. e fu il
fondatore dell'Impero Romano. Quando Cesare, che lo aveva adottato e ne aveva fatto il suo
erede, fu assassinato, Giulio Cesare Ottaviano si accordò con Marco Antonio finché non
scoppiò la guerra civile per raccogliere l'eredità politica di Cesare. La lotta per il
potere fu decisa dalla battaglia navale di Azio nel 31 a.C., nella quale Ottaviano
sconfisse Antonio e Cleopatra e rimase l'unico di Roma. Nel 27 a.C. per evitare lo scontro
frontale con il Senato, egli rinunciò ai poteri straordinari ricevendo il titolo di
"Augusto". Nel 23 a.C. ottenne il comando proconsolare sulle province e
la podestà tribunizia a vita, ovvero il controllo degli eserciti e della vita politica, e
guidò l'Impero romano fino al 14 d.C., anno della sua morte, realizzando opere pubbliche,
favorendo la letteratura e mantenendo dopo tanti anni di turbolenza la cosiddetta pax
augustea. |