di Francesco Battistelli - www.batsweb.org |
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La storia > Introduzione |
Una piazza, dei ragazzi, un pallone...
Può essere la descrizione di un luogo qualsiasi in una delle tante periferie italiane ed invece è l'inizio di un'avventura unica e irripetibile: il Via Luino Football Club.
Siamo nel 1976, Pesaro allarga i suoi confini verso l'interno con la costruzione di quartieri popolari in una vasta area pressoché disabitata la quale diventerà nel giro di dieci anni una delle zone più densamente popolate della città. E proprio in uno di questi palazzi si incontrano quattro bambini: Francesco, il più grande, Filippo, Luca e Fabio, che trascorrono interi pomeriggi correndo dietro a un pallone.
Si gioca sull'asfalto del cortile interno, con una porta immaginaria sovrastata da un salice piangente e un giardino che delimita il campo sul bordo del quale si trovano dei lampioncini in vetro. In seguito alle lamentele dovute alla completa distruzione di queste luci, i quattro devono trovare nuovi luoghi per potersi divertire e così si rivolgono agli enormi spazi circostanti non ancora cementificati e in particolare ad un campo di calcio, senza linee ma con porte regolari, che diventerà il terreno di gioco casalingo col nome di "Cibali". Nel frattempo il giro delle amicizie si allarga, agevolato dalla presenza di tanti altri coetanei che diventano compagni di giochi e si uniscono alle interminabili partite di pallone praticate su ogni superficie e con tutte le temperature. I loro nomi sono Roberto, Michele, Aldo e poi ancora Gaetano, Oscar, Ivan, Angiolo: tutti insieme crescono trascorrendo gran parte del loro tempo libero, condividendo esperienze e momenti di grande divertimento.
L'anno della svolta é il 1985, quando viene disputato il primo incontro ufficiale del Via Luino, che sconfigge in una calda mattina di giugno la formazione degli scouts della parrocchia di S. Croce con un rotondo undici a due. Da questo momento l'attività agonistica della squadra si intensifica progressivamente con l'innesto di nuovi elementi come Diego, Davide, Luca Del Maestro, Marco, Giovanni e Massimiliano, che si integrano nel gruppo non soltanto sul campo. Il bianco e il verde, che simboleggiano la lealtà sportiva e l'esuberanza giovanile dei membri della squadra, vengono scelti come colori sociali e si ritrovano sulla prima muta di maglie.
Dopo una serie di incontri amichevoli, nel 1987 il Via Luino affronta i primi tornei ottenendo nella incredulità generale e con grande merito due lusinghieri piazzamenti al terzo posto rispettivamente al torneo del "Rock's" e del "City bar". Di fronte ad avversari tecnicamente più dotati, per la numerosa presenza di tesserati ed ex-tesserati, e fisicamente superiori, la nostra squadra fa valere qualità agonistiche e morali che caratterizzeranno la sua intera storia. Si tratta di una formazione tatticamente disciplinata e con una ferrea organizzazione di gioco basata sul modulo a zona, dove ognuno ricopre un suo ruolo, compensando i limiti tecnici con una condizione atletica superiore e soprattutto con grande generosità e impegno che consentono di valorizzare anche singole individualità e giocate spettacolari. L'unione dello spogliatoio e lo spirito di sacrificio esemplificano il valore di un gruppo dove tutti devono sentirsi importanti e nessuno indispensabile. Memorabili le due finali per il terzo e quarto posto, conquistate dopo essere stati eliminati dalle squadre vincitrici dei due tornei. La prima, disputata il 9 maggio sul polveroso campo di Cattabrighe, vede il Via Luino affrontare la squadra del Case Bruciate, composta da giocatori di esperienza, fisicamente più forti e soprattutto molto "smaliziati". La gara è un capolavoro tattico. Dopo aver sbloccato il risultato all'inizio del primo tempo, i biancoverdi contengono il ritorno degli avversari, andando al riposo in vantaggio per un gol a zero. La ripresa si apre con un calcio di rigore fallito dal Case Bruciate, i cui giocatori, nonostante i continui attacchi, non riescono a perforare una difesa ordinata e attenta e si trovano invece a subire contropiedi rapidi e micidiali, che sanciscono impietosamente una bruciante sconfitta con quattro reti di scarto. Decisamente più sofferto è il successo sul campo di San Pietro (Villa Fastiggi) contro la formazione dell'Autoscuola Italia, che schiera tra le sua fila due ragazzi, Mazzoli e Sacchi, i quali giocheranno in seguito in serie C e in serie B. E' un tardo pomeriggio afoso di fine luglio e le due squadre dopo un incontro combattuto e appassionante terminano i tempi regolamentari sul punteggio di tre a tre. Di fronte alla lotteria dei rigori affiorano stanchezza e tensione, ma in uno stillicidio di emozioni prevalgono l'orgoglio e la nostra voglia di vincere, che esplode sulla rete decisiva con una gioia incontenibile.
Queste affermazioni danno una grande spinta all' attività calcistica del Via Luino, che cresce partita dopo partita nel corso degli anni. Nel frattempo nuovi compagni di avventura si uniscono a noi contribuendo ad elevare il tasso tecnico della squadra, che trova nuova linfa vitale con Mirko, Enrico, Christian Della Chiara, Giuseppe detto "Accio", Christian Barbieri, Riccardo, Gianluca. Cambiano i nomi ma non cambia lo spirito e la filosofia del gruppo, all'interno del quale gli ultimi arrivati si inseriscono perfettamente, partecipando con continuità ed entusiasmo alle attività agonistiche e a quelle extra-sportive.
Altri risultati importanti vengono conseguiti nell'estate del 1991; prima conquistando un ottimo secondo posto nel torneo di "Montelabbate", dopo una serie di ottime prestazioni terminate purtroppo con una sfortunata finale e quindi vincendo il torneo "S.Carlo" in modo decisamente più agevole. La consacrazione arriva l'anno successivo, in un pomeriggio di metà agosto, quando il Via Luino Calcio riesce a calcare il terreno del "Tonino Benelli", lo stadio di Pesaro, disputando una partita con un squadra giovanile della Vis. Il risultato ha poca importanza rispetto al significato della presenza su un campo così prestigioso di una semplice squadra di quartiere, composta da ragazzi appassionati e senza sponsorizzazioni, che hanno coronato un loro sogno sportivo di bambini, raggiungendo un traguardo difficilmente ripetibile.
Aldilà di questi successi, sono forse più importanti i tantissimi incontri amichevoli che costituiscono la vera vocazione della nostra attività calcistica. Essa nel corso degli anni ha rappresentato oltre a un motivo di svago e pratica sportiva, un importante momento di aggregazione per cui di fronte a una vittoria o a una sconfitta, ciò che emerge è sempre e comunque lo spirito di gruppo e il piacere di fare qualcosa insieme. La nostra speranza è di avere trasmesso lo stesso entusiasmo a tutti coloro (e sono davvero tanti) che occasionalmente hanno indossato la gloriosa "camiceta", magari per una sola partita. A questi, come ovviamente a coloro i quali sono stati più direttamente protagonisti, va il nostro ringraziamento per aver contribuito a scrivere tante pagine di una storia che ancora oggi continua con l' umiltà e la dedizione di sempre. Sfogliando l'album dei ricordi tornano alla mente tantissimi episodi, situazioni, personaggi che meriterebbero di essere citati e non vorremmo fare torto a qualcuno interrompendo qui la nostra narrazione. Credo possiamo affermare con orgoglio di avere costruito qualcosa di più di una semplice squadra di calcio, di avere creato un gruppo e dei legami tra le persone che vanno ben oltre il terreno di gioco.
Questo è il Via Luino football club, qualcosa che si ha dentro e nonostante siano passati venti anni gli ingredienti per noi sono sempre gli stessi: una piazza, dei ragazzi, un pallone... e soprattutto l'amicizia.
La Storia del Via Luino Football Club
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