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Numerose sono le conoscenze astronomiche che ci derivano dallo studio degli spettri. In astronomia è impossibile fare esperimenti a distanza sugli astri, visto che possiamo solo osservare la posizione e la radiazione emessa. Occorre anche considerare che la scala dei tempi è molto più estesa dei tempi umani, e che guardare lontano nello spazio significa andare nel passato. La possibilità di analizzare lo spettro delle radiazioni elettromagnetiche, e in particolare lo studio delle righe di assorbimento ed emissione, ci ha permesso di effettuare dei veri e propri esperimenti "a distanza".
animazione e disegni di Francesco Battistelli |
La misura della radiazione dello spettro continuo ci dà informazioni sulla temperatura superficiale della sorgente.
La lunghezza d'onda delle righe dà la composizione fisica dei corpi celesti.
L'intensità delle righe dà l'abbondanza relativa degli elementi.
Lo spostamento delle righe (effetto Doppler) misura la direzione dello spostamento e la velocità radiale della sorgente.
La separazione di una riga in molte righe vicine
(sdoppiamento) è dovuta a:
- presenza di isotopi;
- la cosiddetta struttura iperfine dell'atomo di idrogeno;
- presenza di un forte campo magnetico (effetto Zeeman).
L'allargamento di una riga può dipendere da:
- temperatura e pressione dei gas;
- microturbolenze e macroturbolenze nei gas;
- rotazione della stella;
- emissione di forti venti stellari (come accade nella stella tipo
P-Cygni);
- moti di sistemi stellari quali ammassi e galassie;
- nubi calde in moto molto rapido nei nuclei galattici attivi.
Esiste anche un allargamento naturale dovuto al principio di indeterminazione di Heisenberg.
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