Arco di Traiano (Ancona) |
Di origini preistoriche, Ancona è un antico
insediamento villanoviano e piceno. Tra
i centri piceni più importanti del IX-VIII secolo a.C. è anche Novilara,
che intrattiene stretti rapporti con gli Etruschi di Felsina e Verrucchio. La
zona di Pesaro viene occupata in successione dagli Umbri (VI secolo) e dai Galli
(IV secolo), entrambi provenienti dalla Pianura Padana, mentre il porto naturale
di Numana è molto frequentato da navi greche commerciali tra la fine del VI e
il IV secolo a.C. Nel IV secolo esuli Greci dorici, fuggiti dalla tirannia di
Dionigi di Siracusa, rifondano sul centro preesistente una città da loro
chiamata Ankon (dal greco ανκων, gomito, a
causa della forma dell'insenatura) e la fortificano con mura in blocchi di
arenaria. Il porto naturale la rende uno scalo importante per i traffici
commerciali greci.
Dopo la battaglia di Sentinum (295 a.C.), tutta la regione passa sotto
l'influenza romana. Nel 184 a.C. Pisaurum viene fondata dai Romani come
colonia su un insediamento piceno preesistente alla foce del fiume Pisaurus; nel
220 a.C. la città è attraversata dalla via Flaminia che da Fanum
Fortunae si dirige ad Ariminum. Colonia romana rimasta autonoma e indipendente, Ancona
è in età repubblicana il principale porto del medio Adriatico, scalo
importante sia come punto di partenza per la rotta transadriatica verso
l'Illiria, che come tappa della rotta adriatica tra Venetia e l'Apulia. Sotto
l'impero romano Pisaurum, posta da Augusto nella Regio VI, è un importante
centro commerciale, mentre Ancona, la città principale della Regio V,
raggiunge un'importanza strategica sia a livello militare che economico, in
particolare dopo gli interventi di ampliamento e potenziamento del porto
eseguiti dall'imperatore Traiano. Proprio da Ancona Traiano parte nel 105 d.C.
per la vittoriosa campagna contro i Daci, avvenimento immortalato sulla Colonna
Traiana di Roma. |