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Lo spazio percorso da un punto materiale in un intervallo di tempo è misurato con il vettore spostamento, diverso dall'arco di curva Δs percorso nel medesimo intervallo: Δr = r (t+Δt) - r(t) Per calcolare la velocità istantanea di un corpo, che misura la rapidità di variazione del vettore posizione, si considera il rapporto tra lo spostamento Δr e l'intervallo di tempo Δt impiegato a percorrerlo (velocità media) e si fa tendere questo intervallo a zero: questa idea portò al concetto matematico di derivata, una delle basi del calcolo differenziale. Quindi il vettore velocità di una particella in qualsiasi istante è la derivata prima del vettore posizione rispetto al tempo: Se s è la lunghezza dell'arco percorso lungo la curva C, il modulo della velocità (velocità scalare) è dato da: v = |v| = ds/dt Il vettore accelerazione (che misura la rapidità di variazione della velocità) è la derivata derivata prima della velocità rispetto al tempo, quindi è la derivata seconda del vettore posizione: |
In conseguenza dei teoremi fondamentali del calcolo integrale la velocità è data dall'integrale della funzione accelerazione e la posizione di un corpo è data dall'integrale della funzione velocità:
Rispetto ai versori t e n la velocità e l'accelerazione possono essere scomposti nelle componenti tangenziale e normale:
Quindi la velocità è un vettore sempre tangente alla traiettoria. |
Se il vettore posizione è dato in coordinate cartesiane ortogonali: r = x i + y j + z k, valgono le relazioni: |
Se il vettore posizione è dato in coordinate cartesiane ortogonali rispetto ai versori i e j, valgono le relazioni:
Se il vettore posizione è dato in coordinate polari rispetto ai versori er e eθ valgono le relazioni:
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