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di Francesco Battistelli - www.batsweb.org |
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Dal 1976 al 1984: la preistoria
29 giugno 1982
Ai campionati del Mondo di Calcio l'Italia ha appena sconfitto l'Argentina grazie al suo
micidiale contropiede, e noi già in calzoncini corti e con un pallone di cuoio sotto
braccio ci lanciamo per le scale, superiamo i caseggiati in costruzione e nei
pressi del campo di baseball perveniamo alla meta agognata: il "Cibali"
è pronto ad accogliere le nostre corse a
pieni polmoni, spesso prive di schemi ma colme di ardore e coraggio. E se il tracciato del campo
è approssimativo e alle porte mancano le reti, per noi è come giocare al Nou Camp o
al Bernabeu
insieme a Rossi, Tardelli e Cabrini che di lì a poco vinceranno il "mundial". |
Il mitico "Cibali" |
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Il Via Luino Football Club nacque nel settembre del 1976, anno
in cui, in ricordo di una battaglia risorgimentale (un presagio delle nostre imprese
sportive?), venne intitolata a Luino una piccola via che si allargava in una
piazzetta del quartiere che si stava velocemente espandendo alla periferia di Pesaro. I pionieri
fondatori sono quattro ragazzi residenti al numero civico 1 (Fabio Negri, Filippo
Floriani, Luca Tonelli e il sottoscritto) che da allora divenne l'indiscussa
sede della Società. Ad essi si unirono ben presto gli altri ragazzi del numero civico 3 (Aldo
Vagnini, Michele Pedini e Roberto Romanelli, più il suo amico Angiolo Giabbani, l'unico
"extraluinense" dei tempi eroici) e dei numeri pari (Gaetano Imminasola, Ivan
Fuligni e Oscar Spineti). Per anni abbiamo praticato sotto casa gli sport più molteplici,
privilegiando sempre quelli di squadra rispetto a quelli individuali, e un set
di numeri rossi attaccato alle nostre magliette bianche fu il primo abbozzo di
divisa calcistica. Ben
presto cercammo nuovi avversari e nuovi spazi, passando da un terreno limitrofo al
giardino di una scuola elementare, fino a giungere alla nostra "terra promessa": al
di là di un cantiere e di una casa rurale sul cui terreno sorgerà il Kaos che
diventerà in seguito il Cinema Metropolitan, un
campo di calcio era pronto a raccogliere i fuoricampo di Jack Fleming e a
sopportare le nostre
interminabili partite, che spesso proseguiranno tutto il giorno fino al tramonto.
Quel campo, da subito battezzato "Cibali" e così chiamato dal nome
del mitico e spelacchiato campo di Catania, fu
teatro di sfide memorabili: a memoria si ricordano un incredibile 4 contro
4 a tutto campo, i balzi felini in porta di Bob Farina, l'ignominiosa fuga di
Bobby che per due gocce di pioggia ha sguarnito la difesa lasciandola subire gli
attacchi avversari, le sfide memorabili
contro il Villaggio Edile e l'incredibile record di tre anni senza
sconfitte (dal 1982 al 1985), purtroppo mai registrato da nessuno scriba. Ma un giorno di fine giugno, mentre l'estate iniziava e le vacanze
dall'interminabile scuola ci offrivano il tanto desiderato tempo libero,
giocammo una partita come tante contro gli Scouts di Gae e del Pedo nel campo da
noi chiamato "Marc'Antonio Bentegodi", come lo stadio del Verona che di
lì a poco vinse un meritato scudetto pronosticato da pochi... Quella partita venne
da me riportata sulla pagina di un'agenda diventando così la prima partita
"ufficiale": quel giorno fatidico iniziò la storia del Via
Luino Football Club!
La Storia del Via Luino Football Club