Mole Vanvitelliana (Ancona) |
Nel Seicento inizia una fase di recessione e crisi economica con
conseguente crollo delle attività commerciali di Ancona,
finché nel 1732 il Papa Clemente XII le concede
la qualifica di porto franco favorendo la sua ripresa economica. Nel
frattempo vengono
effettuati i lavori di ampliamento del porto con l'allungamento del molo traianeo e la
costruzione del Lazzaretto. Quando nel 1631 i Della Rovere si estinguono,
anche Pesaro passa direttamente sotto l'amministrazione della Chiesa; inizia così
una fase di impoverimento culturale ed economico, stagnazione dovuta anche alle
strutture antiquate del governo dello Stato pontificio.
Nel 1797 soffia il vento della Rivoluzione Francese e le truppe francesi occupano Pesaro e
Ancona, che aderiscono sia alla Repubblica Romana che al successivo Regno d'Italia.
Purtroppo i francesi depredano il patrimonio artistico locale, in particolare prelevando
le opere dalle numerose chiese. Terminato il periodo napoleonico le città ritornano allo
Stato pontificio che restaura l'amministrazione preesistente e abolisce ogni privilegio
concesso ai municipi. Ancona e Pesaro sono teatro sia nel 1821 che nel 1831 di fermenti
patriottici risorgimentali e, dopo la delusione delle aspettative su Pio IX, combattono
nelle Guerre di Indipendenza al fianco dei piemontesi. Nel 1860 le truppe del
Generale Cialdini sconfiggono le truppe pontificie a Castelfidardo. |