BATSWEB Home > Scienza e Cultura > Fisica del Bats > Meccanica > Cinematica > Grandezze angolari
Per descrivere i moti curvilinei è opportuno utilizzare grandezze angolari. Per semplificare si può considerare il moto circolare di un punto sul piano xy, ma è possibile generalizzare le conclusioni considerando al posto del raggio della circonferenza il raggio di curvatura di una traiettoria.
Ponendo l'origine delle coordinate nell'asse di rotazione e definendo un semiasse positivo (di solito l'asse positivo delle x), il punto P sul piano ha coordinate polari (R,θ), dove R è il raggio e θ l'anomalia che varia al crescere di t ≥ 0. Lo spazio percorso da un punto materiale in un intervallo di tempo è dato dallo spostamento angolare Δθ. La relazione tra lo spostamento angolare e l'arco di curva Δs percorso nel medesimo intervallo è:
Δθ = Δs/ R
La velocità angolare misura la rapidità di variazione dell'anomalia, è quindi una quantità positiva definita come la derivata dell'angolo θ: L'accelerazione angolare è definita come la derivata della velocità angolare: |
Gli spostamenti angolari infinitesimi, la velocità angolare e l'accelerazione angolare sono tutti vettori che hanno direzione perpendicolare al piano della circonferenza, verso un osservatore che vede il moto rotatorio in direzione antioraria.
Se r è il vettore posizione del punto P, e se v e a sono le sue velocità e accelerazione lineari, valgono le relazioni:
v = ω ^ r | a = d( ω ^ r )/dt = α ^ r + ω ^ v = α ^ r - ω² r |
v = ds/dt = ω R | at = d²s/dt² = R ( d²θ/dt²
) R = α R ac = ω² R = v²/ R |
ω = ( v / R ) k | α = aT/ R |
Se l'orbita giace sul piano definito dai versori i e j e l'angolo è misurato dalla direzione di i in senso antiorario valgono le relazioni:
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